Astrogenealogia, albero genealogico ed eredità familiari nel Tema Natale.

Alla scoperta dell’astrogenealogia.

Molto spesso mi viene chiesto che cosa è e come funziona l’Astrogenealogia. In questo articolo andremo alla scoperta di questa affascinante e complessa materia di studio che a livello internazionale si sta diffondendo moltissimo, ma che purtroppo in Italia è ancora molto poco conosciuta.

Che cosa è l’astrogenealogia.

L’astrogenealogia è un ramo dell’astrologia moderna, in particolare di quella di stampo umanistico e psicologico. È una disciplina che unisce l’astrologia con diversi studi ed approcci in ambito familiare e genealogico. Possiamo considerarla come un metodo di indagine a livello sistemico.

Attraverso l’analisi del tema natale si esplorano le tematiche fondamentali di un sistema familiare, i modelli, le lealtà ed i conflitti che possono aver vissuto i nostri antenati e che noi ereditiamo come parte della nostra lezione evolutiva personale e familiare.

Merito dell’astrogenealogia è quello di ampliare notevolmente i nostri orizzionti e le percezioni del nostro vissuto perché permette di abbandonare un punto di vista totalmente egocentrico, insegnandoci a prestare i simboli astrologici al racconto delle storie dell’albero genealogico da cui proveniamo.

Ci aiuta perciò a capire che siamo eredi di una storia familiare e parte di un sistema molto più grande ed articolato. Questo lascito è senza dubbio un grande patrimonio da scoprire.

“Avere un albero geneaologico e non studiarlo è come avere una mappa del tesoro e non andare a cercarlo”. Alejandro Jodorowsky

Un campo di studio multidisciplinare.

Oltre alla genealogia in sé, intesa come analisi grafica immediata del proprio albero genealogico, l’astrogenealogia integra le teorie transgenerazionali provenienti dalla psicogenealogia, gli studi di metagenealogia sviluppati da Alejandro Jodorowsky, alcuni concetti nati nel seno delle costellazioni familiari di Bert Hellinger, ed infine integra tanto le ricerche di Rupert Sheldrake sui campi morfogenitici come elementi provenienti dalla biodecodifica transgenerazionale (Hammer, Sellam, Fleche).

Si tratta perciò di una materia multidisciplinare, dall’approccio olistico, che però ha come base l’analisi astrologica pura, in quanto i simboli di segni, pianeti, case ed aspetti sono considerati come atemporali, visto che funzionano perfettamente ed in contemporanea su vari livelli.

astrogenealogia, albero genealogico ed eredità familiari.
Photo credit: Pexels via Piaxabay.

Quando è nata e chi ha creato l’astrogenealogia?

Il termine “astrogenealogia” fu creato dall’astrologo peruviano Daniel Dancourt (Lima 1953 – Barcellona 2007) che viene generalmente considerato come il fondatore ufficiale di questa disciplina.

Dancourt ereditò dalla madre il grande interesse per lo studio dell’albero genealogico e, durante la sua permanenza in Europa, approfondì lo studio della psicogenealogia. Nel suo libro “Luces y Sombras del Árbol Genealógico” (in italiano, Luci ed Ombre dell’albero genealogico) troviamo le prime timide connessioni tra studi sul transgenerazionale ed astrologia.

In diversi tempi e modalità anche altri autori come Erich Bauer, Juliet Sharman Burke, Erin Sullivan, Brian Clark, Irene Andrieu o Lynn Bell hanno scritto diversi testi a proposito; ma una coerente e solida scuola di astrogenealogia si è formata in Sudamerica (in particolare in Argentina), dove Dancourt si recò spesso per tenere corsi e numerose conferenze sul tema.

Alla sua morte, avvenuta a soli 54 anni, i suoi allievi assunsero l’eredità di dare una forma sistematica ai suoi insegnamenti e di svilupparli con ulteriori ricerche.

Astrogenealogia e Psicogenealogia: fondamenti e basi teoriche.

Per comprendere a fondo l’astrogenealogia dobbiamo comprendere le basi teoriche che provengono dagli studi di psicogenealogia.

Dagli anni ’70 in poi psichiatri di varie nazionalità come l’ungherese Ivan Boszormenyi Nagy, il rumeno Jacob Levy Moreno o la psicoterapeuta francese Anne Ancelin Schützenberger (solo per citarne alcuni) introdussero nell’ambito dello studio e dell’investigazione psicologica la possibilità che esistessero delle eredità provenienti dall’albero genealogico che potessero influenzare psichicamente la vita e la condotta di un individuo.

In queste ricerche si incominciava ad ipotizzare l’esistenza di un inconscio familiare, che si riteneva operasse in contemporanea all’inconscio personale (Freud) e all’inconscio collettivo (Jung).

Nel corso dei decenni posteriori la psicogenealogia si sviluppò moltissimo diventando uno strumento terapeutico che approfondisce tutte le interrelazioni familiari, i conflitti, le convinzioni, i contratti ed i segreti che impediscono la crescita personale dell’individuo e gli rendono impossibile la scoperta di se stesso in quanto condizionato da determinate memorie familiari.

L’idea di base è che apparteniamo ad un albero genealogico, ad una stirpe di antenati non solo a livello di genetica fisica.

Secondo la teoria transgenerazionale molte delle scelte o delle decisioni che apparentemente prendiamo in libertà, sono condizionate in realtà da un legame segreto con i nostri antenati e da questioni del passato che non si sono potute concludere o risolvere.

Astrologia e karma familiare.

Sarebbe ingiusto oltre che inesatto parlare di karma familiare quando ci riferiamo alle eredità dell’albero genealogico. Nel concetto di karma infatti, esistono conseguenze (reazioni) a determinate azioni e, almeno nell’interpretazione occidentale che ne facciamo, è presente fortemente una sensazione di errore o di colpa. Le eredità familiari invece non funzionano in questa maniera.

Ripetiamo per riparare

In realtà, attraverso la ripetizione di determinate dinamiche, l’albero genealogico si assicura di trovare nuovi canali di espressione in maniera da risignificare (trovare un nuovo significato) a quelle esperienze del passato che, per vari motivi, non sono state elaborate in modo corretto, in maniera che queste -finalmente- smettano di produrre dolore.

Facciamo un esempio pratico. Se all’interno della mia famiglia ci sono state perdite traumatiche (un bambino morto in culla oppure un giovane ragazzo scomparso improvvisamente in un incidente), può risultare che si formi una convinzione, una idea latente, che associa la maternità o la paternità con difficoltà, tristezza e dolori. Il trauma originale non è stato elaborato e superato in maniera adeguata.

Può succedere allora che io “erediti” questa convinzione che si esprime attraverso il corpo. I miei problemi di infertilità in realtà possono celare una “lealtà” con la nonna o l’antenato che tanto ha sofferto. Non avere figli significa perciò evitare altra inutile sofferenza al sistema familiare.

Logicamente prima andremo a verificare tutta la parte medica e biologica della situazione, ma l’approccio sistemico ed in particolare la biodecodifica transgenerazionale vanno alla ricerca dell’emozione bloccata, se esiste, che sta alla radice della nostra incapacità di mettere al mondo nuovi discendenti.

Quindi non è un karma familiare quello che mi porto dietro, ma una lealtà familiare che comporta tutta una serie di dinamiche che agiscono tanto a livello sistemico come personale. Le lealtà familiari non sono altro che semplici repliche di obbligazioni che funzionano come “regole” interne e determinano l’appartenenza al sistema stesso.

Il lavoro sull’albero genealogico permetterebbe perciò prima di comprendere e poi di affrontare ed elaborare queste eredità che ci sono toccate di vivere, in maniera da rivelare ciò che veramente ci mette in risonanza con noi stessi, finalmente liberi da influenze provenienti dal passato familiare.

Come funziona l’astrogenealogia.

Il contributo particolare ed estremamente importante dell’astrogenealogia rispetto a tutte le altre discipline sistemiche è che, rispetto ad una lunga e laboriosa investigazione personale sull’albero genealogico, i simboli astrologici permettono di chiarire in maniera abbastanza veloce ed evidente quali sono queste tematiche che ci sono toccate in eredità.

L’astrogenealogia è perciò un metodo di indagine, non certamente una terapia in sé.

Abbiamo compreso come il fondamento teorico ci avvicina all’idea che non ereditiamo solamente tratti fisici dai nostri antenati (gli occhi azzurri del nonno, i capelli biondi della mamma..), ma che esiste un’Anima o un Inconscio familiare che vengono trasmessi di generazione in generazione.

In questo senso è importante tener ben presente che quando parliamo di albero genealogico non ci limitiamo alla famiglia di origine (genitori, fratelli, nonni ecc.) ma andiamo a ritroso nel passato fino almeno a 4-5 generazioni anterori alla nostra (alcuni autori affermano anche di più).

A differenza della trasmissione intergenerazionale, che ha a che vedere con i familiari che abbiamo conosciuto personalmente e che avviene coscientemente e spesso anche verbalmente, nella trasmissione intergenerazionale, quella che intercorre lungo varie generazioni, a volte anche molto lontane tra di loro, le esperienze vengono trasferite in maniera tacita, non formulata o addirittura impensabile.

Le esperienze dei diversi nonni, bisnonni, e addirittura di trisnononni ecc. diventano importanti anche quando, per naturale mancanza di informazioni dovuta al passare del tempo, poco sappiamo delle loro vite.

Tutto ciò che non è stato digerito o elaborato viene trasmesso a chi viene dopo in linea temporale, spesso saltando anche una o più generazioni.

In astrogenealogia perciò si indaga sempre in senso ascendente, non si analizza invece il senso contrario, quello discendente, che ha invece a che vedere le tematiche coi propri figli o nipoti.

A differenza di una normale interpretazione del proprio mandala di nascita che indaga nella personalità e nelle dinamiche interne e di relazione della persona, nell’analisi astrogenealogica aggiungiamo perciò anche una esplorazione delle dinamiche familiari che ci hanno preceduto.

Si somma informazione appunto, nel senso che l’interpretazione non può essere mai slegata dalle dinamiche del vissuto personale. Non avrebbe senso rivangare nel passato se non troviamo quelle associazioni, quelle situazioni che sono state vissute dai nostri antenati e che condizionano in maniera sottile la nostra vita.

Il Tema natale in chiave astrogenealogica.

Il primo passo, fondamentale, per comprendere le eredità dell’albero genealogico, deve passare obbligatoriamente per l’analisi astrogenealogica del proprio Tema Natale.

Per lo studio astrogenealogico in senso stretto non è necessario conoscere con esattezza o disporre delle date di nascita o di morte dei nostri antenati, visto che nel nostro quadro astrale sono già presenti la maggioranza delle informazioni di cui stiamo andando alla ricerca.

Tramite l’analisi dei segni, dei pianeti, delle case e degli aspetti, interpretati in maniera diversa rispetto alla normale astrologia, cerchiamo di definire i personaggi e le storie più importanti della nostra famiglia, le difficoltà che hanno vissuto i nostri avi, i traumi non elaborati, come segreti e questioni che nelle loro vite non hanno potuto completare e che ora passano in carico a noi.

In linea genearale nell’analisi astrogenealogica cerchiamo di evidenziare:

  • Memorie e dinamiche dell’inconscio familiare
  • Modelli di famiglia
  • Ruoli sistemici
  • Lignaggio femminile
  • Lignaggio maschile
  • Lealtà e mandati familiari
  • Ombre, segreti, traumi, ferite, blocchi, problemi, frustrazioni ecc.
  • Situazioni non risolte e problematiche specifiche
  • Convinzioni, valori e condizionamenti
  • Ed infine, e non di secondaria importanza, il ruolo ed il compito che ci viene affidato all’interno dell’albero genealogico.

Queste informazioni che emergono dall’interpretazione astrologica vanno legate a quello che la persona effettivamente conosce delle storie della propria famiglia, consapevoli che non tutte le dinamiche sono state espresse verbalmente, visto che che possono esistere fatti o situazioni che non conosciamo perché sono state volutamente nascoste oppure lasciate nell’oblio perché troppo complicate da gestire emozionalmente o psichicamente in quel momento e in quel particolare contesto socio-familiare.

Cerchiamo poi di far emergere i “personaggi” del nostro sistema familiare che hanno maggiore importanza con la nostra storia personale: esploriamo Doppi, Maestri, Giacenti, Fantasmi ecc. (non allarmatevi, sono tutti termini tecnici provenienti dalla psicogenealogia).

Con alcuni di loro infatti il filo invisibile che ci lega è molto importante ed il nostro legame con loro andrà approfondito in seguito. Come dicevamo, il fatto di non avere mai conosciuto personalmente la nostra bisnonna ad esempio, perché morta prima della nostra nascita, non significa assolutamente che la sua storia non possa essere importante nella nostra.

In questa maniera impariamo a riconoscere a chi e a cosa ci stiamo afferrando, che parti della storia familiare stiamo ripetendo. Possono essere tanto persone come emozioni, sentimenti, idee, convinzioni, modelli di relazione, malattie, situazioni o eventi significativi.

Astrologenealogia e astrologia sistemica.

Solo dopo aver analizzato il nostro tema personale, se vogliamo (non è obbligatorio), possiamo proseguire la nostra ricerca sull’albero genealogico passando ad integrare le informazioni, astrologiche e non, che possediamo dei nostri antenati.

Entra in gioco perciò quella che viene definita come astrologia sistemica, nella quale emergono chiaramente ripetizioni (o mancanze) di segni zodiacali, di aspetti fra pianeti, di archetipi familiari relazionati con i simboli astrologici.

In questo tipo di analisi si considera l’albero genealogico come un gruppo di individui che sono parte di un meccanismo, un ingranaggio che ha un proprio funzionamento, una determinata omeostasi ed anche una propria evoluzione.

L’Anima familiare non dimentica, al contrario: registra tutte le esperienze perché il clan possa sopravvivere e perpetuarsi. Una analisi complessiva del sistema permette di comprendere quella macro struttura di cui facciamo parte.

In questo secondo step vengono incluse altre tecniche come:

  • Astrogenosociogramma (una evoluzione del genosociogramma della Schützenberger)
  • Griglie sistemiche
  • Sindrome di anniversario
  • Sinastrie con i familiari e gli antenati più significativi.
Photo credit: Pexels via Pixabay.

Il caso di Annamaria.

Mi viene in mente il caso di una donna -chiamiamola Annamaria- interessata allo studio del proprio albero. Annamaria, fra le altre cose, racconta di essere l’amante di un uomo sposato da oltre vent’anni.

Indagando nel lignaggio maschile e femminile del tema natale vediamo come le dinamiche di coppia siano connotate da una parte da una enorme sofferenza, dall’altra da una fortissima ambiguità.

Risaliamo allora alla storia della nonna, la quale dovette accettare per lungo tempo che il marito avesse una amante. Ad un certo punto la nonna di Annamaria decide di togliersi la vita buttandosi in un fiume vicino a casa.

Le informazioni che i discendenti conoscono intorno a questo suicidio sono scarsissime. Non solo i figli della donna erano ancora bambini piccoli quando tutto questo accade, ma da parte degli altri familiari, anche nei decenni seguenti, si forma un intenzionato “non voler parlare” del tema. Si tratta di un fatto estremamente cupo e doloroso che, non venendo ad essere compreso ed integrato dal sistema, inizia a fare parte dell’Ombra familiare (i segreti, le cose di cui non è possibile parlare).

La lealtà di Annamaria con la nonna è evidente, e questo viene confermato anche dall’analisi sinastrica fra le due dalla quale emergono importanti connessioni e somiglianze astrologiche.

Interpretare il ruolo ufficiale di moglie non solo non significa avere garantita la felicità, ma nemmeno stabilità o tranquillità. Il modello tradizionale di coppia non funziona, produce sofferenza e conduce alla morte. Per lealtà con l’antenata e per garantire la sopravvivenza dell’albero, meglio allora trasformarsi nell’amante perenne.

In definitiva attraverso questo tipo di lettura cerchiamo di far luce sul presente stabilendo una connessione tra ciò che ci accade ora e ciò che è accaduto nella nostra storia familiare. Mettiamo in relazione atteggiamenti, modi di essere, impulsi e motivazioni che a volte non riusciamo a gestire o che non sappiamo da dove provengano e poi cerchiamo di scoprire a quale modello familiare rispondono.

A cosa serve l’astrogenealogia.

Come dicevamo, l’astrogenealogia è principalmente un metodo di indagine e, alla stessa maniera delle altre discipline sistemiche, solamente con una prima presa di coscienza incomincia a smuoversi qualcosa nel sistema familiare: notizie sconosciute che emergono, parenti lontani che si mettono in contatto con noi, documenti, lettere o foto che appaiono improvvisamente ecc.

Se l’albero genealogico è un sistema, quando un singolo individuo muove un solo pezzo di quell’ingranaggio, allora tutto incomincia timidamente a muoversi.

L’astrogenealogia però è una disciplina che funziona principalmente a livello mentale e pur permettendo insights ed intuizioni importanti rispetto a quello che è successo nel passato familiare, non ha in sé la capacità di risolvere le difficoltà della vita della persona.

Il lavoro sul proprio albero genealogico però non può finire con una comprensione esclusivamente intellettuale.

L’inconscio ha i suoi tempi ed i suoi canali di comunicazione.

La consapevolezza transgenerazionale che deriva dall’analisi astrogenalogica include, come ci insegna Bert Hellinger, la necessità di fare ordine e di riequilibrare il sistema.

Una volta che abbiamo chiarito di quali eredità siamo portatori è conveniente utilizzare terapie offerte da psicologi specializzati in psicogenealogia.

In alternativa ci vengono in aiuto atti simbolici, meditazioni ed esercizi sistemici, oppure costellazioni familiari. Ma anche viaggi ai luoghi di origine degli antenati, la scelta di un lavoro o di un compagno/a possono influire positivamente nello scioglimento dei nodi.

Dice il già citato Daniel Dancourt:

“Gli antenati sono molto grati degli atti simbolici e riparatori che hanno come fine quello di curare vecchie ferite ereditate”.

Una volta comprese a livello intellettuale le dinamiche transgenerazionali che ci appartengono l’importante è trovare il contatto con l’emozione ancestrale che ha innescato il meccanismo di ripetizione.

Considerazioni finali.

Molte persone, quando affrontano questo tipo di indagini interiori, sono spesso prese dal cosiddetto “furor sanandi”: ci sono allora quelli che fanno decine di costellazioni familiari, oppure altri che credono che con una lettura astrogenealogica si risolveranno magicamente tutti i  loro problemi.

Quello che cerco di far capire è che il lavoro sull’albero genealogico è qualcosa di personale, lungo ed impegnativo che va elaborato nel tempo (e lo dico anche per esperienza personale naturalmente). Dobbiamo essere consapevoli che c’è bisogno tanto di una riflessione profonda sul senso di queste lealtà ed eredità come di un impegno fermo nei confronti del sistema familiare, visto che le nostre scelte ed i nostri atti influenzeranno a loro volta i nostri discendenti.

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Un abbraccio, Cristina.

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